mercoledì 12 gennaio 2011

ECOS Magazine gennaio 2011

Ragazzi e Ragazze ZERO di Onip Pino

Sembrano i ragazzi/ragazze della porta accanto, educati, disponibili, tutto acqua e sapone, ma con un difetto, cioè avere il pallino dell’ecosostenibilità. Da qualche anno si riuniscono con precisione cronometrica e responsabilità, passando riunione dopo riunione da un comitato ad una vera è reale associazione. Intervengono, propongono chiedono chiarimenti, si confronto, ci mettono la faccia si AUTOGESTISCONO e con questa forza hanno ottenuti risultati impensabili l’anno scorso. Dalla Riduzione dei rifiuti a rifiuti zero, a democrazia a kilometro zero, ai G.A.E. alla cementificazione zero, vendita e gestione di prodotti sfusi (alla spina), recupero olio ed altri prodotti. Riusciranno questi giovani, che a prima vista sembrerebbero radical scic e piccoli borghesi, a costruire un luogo ed un percorso alternativo, ove non c’è spreco e tutto dovrebbe essere riciclato? Riusciranno a realizzare una cooperativa, diversa dal passato capace di dare concretezza alle proprie idee? Nel paese non fanno paura le idee di questi giovani e tutti sembrano interessati a coinvolgerli in processi politici che loro criticano/accusano duramente per i disastrati ambientali prodotti. L’ultima riunione ha visto schierarsi a maggioranza per una lista delle prossime elezioni amministrative. Una Lista d’informazione Civica con lo spirito soprattutto di fare INFORMAZIONE e di far prendere coscienza ecosostenibile ai cittadini in un momento particolare qual è quello dell’elezioni. Una scelta obbligata ma lungamente dibattuta, che vedrà questi ragazzi provvisti di un genuino ideale ecosostenibile, pronti ad impegnarsi per condizionare la politica fatta dai poteri forti di questo paese e per piccoli piaceri personali. Chi tratta con il fornaio si sporca di farina. Questi ragazzi vogliono fare politica per sporcare, per contaminare e smascherare le ipocrisie degli schieramenti che hanno già i loro prediletti sindaci e i programmi da attuare ma che alla luce dell’ecosostenibilità tutto si ridurrà a ZERO


RIFIUTI ZERO 22 novembre 2010 di Giovanni Russo (Bracigliano)

Rispetto per la madre terra e per gli esseri che la abitano. Da questo nobile sentimento si è sviluppata la giornata del 22 novembre. Grazie agli amici di Sianco Ecosostenibile, sono stato catapultato in una full immersion riguardante il problema inquinamento in genere e la gestione dei rifiuti in particolare. Tra una folta platea di spettatori attivi ed interessati si sono susseguiti gli interventi di esperti del settore. La giornata che si è sviluppata nel comune di Siano ha avuto il suo inizio a Bracigliano dove, grazie al contributo di Libero Pensiero Attivo Movimento Civico attivo da pochi mesi, Alessio Ciacci assessore all’ambiente del comune di Capannori ha incontrato gli studenti dell’istituto Comprensivo di Bracigliano, ossia coloro che, in un prossimo futuro, saranno protagonisti nella costruzione di modelli di comportamento basati sul rispetto e sulla tutela dell’ambiente. L’assessore è passato dagli studi di Anno Zero, di cui è stato ospite pochi giorni prima, alle aule della nostra scuola di provincia, immergendosi nella parte con una straordinaria naturalezza. Rifiuti zero. Utopia o realtà ? Questa è la domanda con cui ha aperto il suo intervento. In molti hanno risposto: è una utopia. E’ bastato poco ad Alessio Ciacci per dimostrare che si stavano sbagliando, infatti, non è possibile pensare di continuare a produrre rifiuti senza limiti per poi essere costretti a sventrare territori meravigliosi come quello della nostra terra campana, per ricavarne discariche. D'altronde basta fare un giro a Capannori per comprendere che l’obiettivo rifiuti zero è una realtà non tanto lontana. Quel comune ha infatti, adottato la giusta strategia semplice ed efficace per raggiungere tale obiettivo. Le parole di Alessio Ciacci hanno chiaramente mostrato che, soltanto la competenza, la voglia di fare, l’amore per la propria terra possono condurre una amministrazione pubblica a puntare a questi traguardi. La cultura del riciclo, la raccolta differenziata, la produzione di una sempre minore quantità di rifiuti, rappresentano le fondamenta su cui edificare qualcosa di importante per la vita della comunità. Quello che ricorderò di quella giornata è la geniale follia di Paul Connet, la disarmante semplicità di Alessio Ciacci, il sacrificio di tanti amministratori seri e volenterosi come il sindaco di Camigliano, ma soprattutto la passione degli amici di Siano Ecosostenibile. A loro va il ringraziamento mio, di Libero Pensiero Attivo e degli studenti di Bracigliano. Quell’esperienza è stato un seme, da coltivare. Da quel giorno la speranza di poter rivedere una Campania felix è sicuramente più forte.

CEMENTIFICAZIONE ZERO di Stefania Palmieri e Rocco Corvino

Oggi, la città è diventata un puro spazio della rappresentazione del denaro, ed è per questo che si sente sempre più spesso parlare del “Partito del cemento”!. Palazzi e case però non fanno di un luogo una città, bensì le persone. Paese vuol dire aggregazione sociale, tuttavia si restringe sempre di più lo spazio comune: aree verdi, verde pubblico, spiaggia pubblica, aria pulita sono umiliati dall’incuria e dal potere edilizio. E’ importante considerare il costruire prima di tutto come un atto pubblico e quindi politico. Spesso parlare di “cementificazione zero” crea equivoci, cosa dovrebbe significare? Case di Marzapane? In realtà, parlare di ciò non equivale a non costruire o costruire senza cemento appunto, ma innanzitutto una conservazione del nostro bene più prezioso: il territorio. Il concetto racchiude in se un significato specifico e concreto che si traduce nella costruzione sostenibile, ristrutturazione, bonifica e recupero di edifici disabitati o dismessi piuttosto che la costruzione “ex-novo”, e quindi, un mantenimento dell’armonia secolare dei nostri centri storici. Lo stesso articolo 9 della costituzione recita : “La Repubblica tutela il patrimonio storico e artistico della Nazione”, e se tutelare significa custodire, proteggere e salvaguardare, è evidente come quest’obbligo costituzionale continui a non essere rispettato. Domenico Finiguierra, sindaco del primo comune italiano a “crescita zero” (Cassinetta di Lugagnano) afferma: “La Repubblica italiana è fondata sul cemento”, una frase che tra le altre cose ricorda come sia stato seguito un modello di sviluppo illusorio, la cui storia ha ampiamente dimostrato il suo fallimento. Modello che ha portato inoltre ad un economia sempre più legata all’edilizia, vincolandola sempre di più così alle Eco-Mafie, ed infatti anche investimenti all’apparenza giusti e corretti si sono rivelati poi un mezzo per interventi speculativi, rendendo devastante l’impatto ambientale e addirittura nullo quello occupazionale e degli investimenti. La soluzione non è poi così complicata. “Fare città” significa mettere in primo piano l’Etica Pubblica, rendere significativa la partecipazione e corresponsabilità dei cittadini nelle scelte, adottando mezzi informativi con l’unico obiettivo di migliorare la qualità della vita, considerando le ipotesi di nuove edificazioni subordinate ad un possibile riuso del patrimonio già esistente. In definitiva, porre la questione urbana tra le priorità della politica, anche locale. Il Comitato, anche in conseguenza degli avvenimenti più o meno recenti accaduti sul nostro territorio organizzerà un seminario al riguardo, invitando anche gli enti locali, con lo scopo, come sempre, di capirne di più insieme a loro, insieme a voi.

DAI GAS AL G.A.E. di NavarraOlimpo Anna

Il Comitato SianoEcosostenibile, nell’ottica di contribuire alla tutela e alla difesa dell’ambiente, ritiene che per migliorare la qualità della vita sia necessario cambiare le nostre abitudini, partendo da piccoli gesti, come ad esempio modificare il “carrello della spesa” attraverso l’attivazione di Gruppi di Acquisto Ecosostenibile. Il GAE è la filosofia di acquisto comune che predilige prodotti solitamente di produzione biologica e eco-compatibili: prodotti sfusi, merci con imballaggi ridotti, maggiormente riciclati e/o riciclabili, il tutto all'insegna della riduzione dei rifiuti e di un basso impatto ambientale. Quindi un gruppo di acquisti ecologici è un gruppo di consumatori che si occupa di ricercare nella loro zona dei piccoli produttori rispettosi dell’uomo e dell’ambiente, raccogliere gli ordini tra chi vi aderisce, acquistare i prodotti e distribuirli, ad un prezzo più basso. Oltre ai consumatori ne guadagna anche la filiera corta, che crescendo crea nuovi produttori che, in genere, sono ad elevata intensità di manodopera rispetto alle grandi aziende che sono per lo più ad elevata intensità di capitale. Questa scelta ne favorisce l’occupazione. La filiera corta crea una zona di economia locale, in cui ci si scambia per lo più beni e servizi all’interno di una regione, valorizzando varietà e tradizioni locali.

La filosofia dei gruppi d’acquisto è incentrata sul concetto di sostenibilità in tutte le sue sfaccettature:

sostenibilità ambientale scegliere prodotti locali, cosiddetti a “km ZERO”, significa ridurre l’inquinamento, il consumo di energia ed il traffico per il trasporto della merce;

sostenibilità sociale la conoscenza diretta del produttore porta anche la possibilità per il consumatore di influenzarne in modo più diretto il comportamento. Si riesce in questo modo ad avere prodotti sani, e ne guadagna la salute di chi acquista; sostenibilità economica garantendo un contatto diretto con i produttori e un maggiore volume degli ordini grazie all’aggregazione della domanda.

Costituire un GAE a Siano non è un’utopia, ma è già una realtà! Il Comitato ha già attivato un gruppo d’acquisto per ora limitato alla distribuzione di detersivi alla spina. Considerato il successo raggiunto in poco tempo da questa iniziativa si è pronti a lanciare una nuova sfida: fondare dei gruppi di acquisto per i prodotti agricoli a KmZERO, materiale ecologico, biodegradabile, quindi ad Impatto Ecosostenibile.

Oggi nel tuo paese è possibile cambiare le regole del sistema: scegliendo di iscriverti al GAE elimini la produzione dei contenitori di plastica, che favoriscono i disagi attuali della nostra Regione. Un valido contributo che si va a sommare all’abbassamento di produzione di CO2, non sottovalutando anche il risparmio economico da detrarre dalla nostra AMATA TARSU. Tutto questo a beneficio di CASA TUA e di nostra madre terra.