Oggi è pertanto necessario adottare comportamenti più responsabili per non danneggiare l’ambiente e non sprecare le risorse a disposizione: anche il più piccolo contributo può fare la differenza.
Proprio di questo si è discusso nell’incontro –dibattito dove si evidenziava che ognuno può fare la sua parte nel difficile compito di salvaguardare l’ambiente.
Partendo dallo smaltimento dei rifiuti con la raccolta differenziata, che permette il riciclo dei materiali nel tempo, è stato spiegato con dati statistici che in Italia si producono circa 26 milioni di tonnellate di rifiuti all’anno e in genere un soggetto ne produce circa 1.4 kg al giorno.
Tutti questi rifi
I rifiuti organici possono essere reintrodotti nei cicli naturali attraverso il compostaggio.
In natura le sostanze organiche prodotte e non più utili alla vita vengono decomposte dai microrganismi presenti nel terreno, che la restituiscono al ciclo naturale. Le componenti meno degradabili rimaste costituiscono l’humus, prezioso per la crescita di altri vegetali..Con il compostaggio si imitano più velocemente i processi che in natura riconsegnano le sostanze organiche al ciclo della vita. In poche parole il compost è copiato dalla natura
Il compost è il concime più antico e più naturale che si conosca.
Quindi è stato spiegato ai ragazzi che la raccolta differenziata dei rifiuti organici e il loro compostaggio ci permettono di:
1. contribuire alla salvaguardia dell’ambiente producendo meno rifiuti
2. produrre del concime naturale
3. imparare una tecnica antica ma ancora attuale
4. conoscere in modo più approfondito il ruolo dei decompositori
La materia che si disgrega per l’azio
Per meglio chiarire il concetto sul compost è stata letta anche una favola “Gianna e il compost Magico” di Enzo Sparvoli”
E’ stato evidenziato anche il fatto, che la soluzione del problema della gestione dei rifiuti non è semplice, perché ognuno di noi compra, usa e getta cose e cibi, producendo sempre più rifiuti.
E’chiaro non si può risolvere l’emergenza rifiuti con un solo tipo di soluzione: occorre invece ricorrere a più sistemi, adatti agli insediamenti urbani, alla quantità di rifiuti da smaltire e al loro tipo. Ognuno di noi, cittadini e istituzioni può e deve collaborare.
Nel 1997 il Decreto Ronchi ha introdotto la regola delle 4 R, che identifica le quattro cose più importanti che ognuno di noi può fare per contribuire a risolvere il problema rifiuti:
la realizzazione dello sviluppo, inteso sia come necessità di una produzione sostenibile rispetto alle risorse naturali disponibili, sia come sostenibilità nel tempo del benessere individuale e sociale.
L’ecosostenibilità deve diventare cultura diffusa e stile di vita dei cittadini al pari di altri principi come la democrazia e la libertà.
lo stile di vita deve essere progettato sul Sistema Natura
In seguito a questo evento sia l’ente Comune che la Scuola hanno preso l’impegno di partire verso uno stile di vita ecosostenibile utilizzando carta riciclata per la stampa dei documenti, di raccolgiere la carta da mettere al riciclo, di eliminare l-acqua in bottiglie di plastica.
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